Jean le Long et la traduction du "Liber peregrinationis" de Riccold de Monte di Croce - Études et édition de textes médiévaux Accéder directement au contenu
Thèse Année : 2018

Jean le Long and the Translation of Riccold de Monte di Croce's "Liber peregrinationis"

Jean le Long et la traduction du "Liber peregrinationis" de Riccold de Monte di Croce

Résumé

Study and critical edition of the French translation of the "Liber peregrinationis", written by Riccold de Monte di Croce in 1300 and translated into French by Jean le Long d'Ypres in 1351.
L'objectif de la thèse est l'étude et l'édition critique de la traduction française du "Liber peregrinationis" de Riccold de Monte di Croce (écrit en 1300), traduit en 1351 par l'abbé bénédictin Jean le Long d'Ypres.
L’obiettivo della tesi è lo studio e l’edizione critica della traduzione francese del "Liber peregrinationis" di Riccoldo da Monte di Croce, scritto attorno al 1300 e tradotto nel 1351 dal benedettino Jean le Long d’Ypres (= JLL). Nel testo il domenicano fiorentino Riccoldo racconta il suo viaggio tra Terra Santa, Turchia e Perisa, compreso un decennio di soggiorno a Bagdad. JLL lo inserisce in un corpus di sei traduzioni di opere di viaggio e di descrizione dell’Oriente. La prima parte della tesi è consacrata allo studio della tradizione del testo latino, tramandato da 7 mss., con il fine di individuare la versione più vicina alla fonte utilizzata dal traduttore. Si tratta di uno stato testuale prodottosi tra Fiandre e Germania renana nella prima metà del XIV sec. Lo studio della diffusione mansocritta e della tradizione testuale ha fornito nuovi, importanti risultati per lo studio del testo odeporico di Riccoldo e della sua diffusione. JLL, abate benedettino di formazione parigina in diritto canonico, ha tradotto il Liber di Riccoldo assieme al Flos historiarum di Hayton, alla Relatio di Odorico da Pordenone, al Liber di Wilhelm von Boldensele, a due lettere scambiate tra il kahn Togon Temür e papa Benedetto XII, e il trattato De statu, conditione ac regimine magnis Canis. Questi 6 testi son tramandati da 6 mss. in maniera unitaria, il che sottintende un preciso progetto di compilazione dietro le scelte del traduttore. Ho prima di tutto analizzato la tradizione manoscritta del testo, interrogandomi sulle figure di lettori e destinatari, nonché sulle trasformazioni della raccolta progettata dal Benedettino, individuando due linee di diffusione storico-geografiche : una limitata all’area piccarda e ad un pubblico borghese (mss. A e B), l’altra limitata all’area parigina e circolante tra l’alta aristocrazia francese (mss. CDEF). L’analisi si è dunque occupata dei rapporti tra i 6 mss. : ciò ha permesso di discernere due famiglie tesutali coincidenti con le aree di diffusione storico-geografiche proposte. Lo studio dei rapporti tra il testo francese e la fonte latina ha permesso di identificare con una certa sicurezza la versione che il traduttore aveva sotto gli occhi. Il testo latino della fonte è stato quindi pubblicato a fronte del testo francese, permettendo così una comparazione puntuale di texte soruce e texte cible. Il testo del ms. A (Besançon, BM 667) copiato nel 1368 nei dintorni di Saint-Omer (dove JLL era abate) è stato scelto come testimone di base per l’edizione, per la sua elevata qualità. In seguito, l’analisi traduttologica, linguistica e lessicografica hanno permesso di riconoscere la qualità della traduzione. JLL è un traduttore fedele, che omette poco della sua fonte e aggiunge piccoli passaggi chiarificatori. Soprattutto, ha un’ottima conoscenza dell’Oriente. La lingua impiegata è un moyen français intriso di piccardismi ma ormai essenzialmente neutralizzato in direzione standardizzante (come ci si aspetterebbe a metà del XIV sec.). L’analisi lessicografica ha permesso di individuare une cinquantina di regionalismi e una quindicina di termini rari impiegati dall’autore. L’edizione del testo, condotta su A senza mai prescindere dall’apporto degli altri 5 mss., è corredata di un ricco apparato di varianti, di un’esasutiva sezione di discussione delle scelete editoriali e di un glossario che registra circa 250 voci.
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Citer

Marco Robecchi. Jean le Long et la traduction du "Liber peregrinationis" de Riccold de Monte di Croce. Sciences de l'Homme et Société. Sorbonne Université (Paris); Università di Verona, 2018. Français. ⟨NNT : ⟩. ⟨tel-04009030⟩
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